In questo articolo: Che cosa possiamo farcene di una radio in Internet. Quella che spunta dal giornale, Esiste ancora?, Dalla nascita alle radio libere, Le radio commerciali, Arriva Internet, Siti, Streeming, Podcast, Web radio, Software e altri siti, La contaminazione, Un convegno per fare il punto, Ascoltare la radio al computer, Tante italiane a portata di clic, Tante straniere a portata di clic, Software per l’ascolto, Alcune fra le più note, RTL102,5, Radio Rai, Radio DeeJay, Radio 105, Radio 24, Radio Popolare, Approfondimenti
Livello di difficoltà: se avete delle casse non c’è niente di più facile
Che cosa possiamo farcene di una radio in Internet?
Ecco qualche idea:
- Ascoltare un sottofondo musicale mentre lavoriamo al computer
- Ascoltare quando ci pare l’ultimo GR che non abbiamo potuto seguire
- Riascoltare una trasmissione di cui abbiamo sottoscritto i Feed RSS per gli argomenti che ci interessano
- Avere notizie da una emittente italiana, anche locale, quando siamo all’estero e quando vogliamo
- Avere notizie in diretta da un paese straniero
- Collezionare documenti audio significativi per noi
Vedremo in questo articolo come fare questo e altro.
Le radio hanno ormai un loro sito web attraverso il quale interagiscano con gli utenti. Ma questo fatto non si riduce a dispensare qualche nuova comodità, ha cambiato la natura stessa della radio.
Quella che spunta dal giornale
Guarda caso oggi (5 marzo 2015) sul Corriere della Sera è apparsa Radio 27, http://27esimaora.corriere.it/radio27/ una radio che si ascolta tramite un giornale. Fatto curioso vero? Sembrerebbe una web radio dedicata all’informazione con articoli da leggere o da ascoltare a scelta, facendo un clic. Non trasmette però un flusso continuo, ma mette a disposizione dei podcast, ogni giorno nuovi. E c’è pure un video. Insomma non è nemmeno una web radio, ma qualcosa che non si sa cosa sia, almeno per ora. Ah, dimenticavo… fatta (scritta e parlata) tutta da donne. Siamo vicini all’8 marzo.
Esiste ancora?
Ma cosa sta succedendo al mondo della radio? Pare che tutto vada benissimo, anche se nel secondo semestre 2014 il numero degli ascoltatori sarebbe lievemente calato (dati Radio Monitor). Gianfranco Nicoletti, che di radio se ne intende, dice che “è morta, radicalmente morta e non ha più un hardware definibile… è pura rappresentazione verbale… è morta e risorta come pura essenza“. Rispunta infatti attraverso nuovi e svariati mezzi (Computer, Tabelt, Smartphone, iPhone e simili). Forse Radio 27 è un altro esempio della trasformazione via Internet di uno strumento che comunque, nonostante le previsioni più pessimistiche, continua tranquillamente ad essere ascoltato sui mezzi tradizionali (oltre i 46 milioni nel 2° semestre 2014).
Dalla nascita alle radio libere
In Italia ha compiuto 90 anni nel 2014. Nata come URI nel 24 è poi diventata RAI (Radio Audizioni Italiane) nel 44, alla liberazione di Roma. Per 30 anni godette di un dominio incontrastato quale unico mezzo di comunicazione di massa (la RAI TV nasce nel 54) e per i primi 40 anni priva anche di ogni concorrenza nel suo specifico campo.
Solo intorno agli anni 60 il quadro comincia a cambiare. Sul vento delle rivolte giovanili, appaiono, soprattutto nell’ Europa del Nord le Radio Pirata mentre alcune emittenti straniere riescono a penetrare nell’etere nostrano (Radio Montecarlo, Radio Capodistria, Radio Luxemburg, ecc) finché dopo alcuni tentativi avventurosi, intorno al 1976, fra sentenze e disposizioni legislative controverse, esplode la stagione delle Radio Libere
Ricordano quel periodo:
- Finardi: La Radio (1976) https://www.youtube.com/watch?v=ac1HtWUuKHo
- Ligabue: Radiofreccia (1998 Trailer) https://www.youtube.com/watch?v=hLAcflxsBbQ
Le radio commerciali
Nel corso degli anni successivi, dopo il periodo pionieristico, la regolamentazione e i meccanismi economici, trasformarono la maggior parte delle emittenti private, che vivevano soprattutto di musica e di pubblicità, in Radio Commerciali.
“A 30 anni di distanza, nessuno pensa più alle radio come radio libere, ma solo come radio commerciali. E purtroppo proprio le esigenze commerciali hanno livellato lo standard verso i gusti musicali più comuni, e hanno allontanato ogni velleità di sperimentazione” (http://www.broadcastitalia.it/storia%20delle%20radio.htm)
Alcune radio riescono a trasmettere su tutto il territorio nazionale e abbandonano il legame con il territorio. Entrano i capitali dei gruppi editoriali che gestiscono una o più testate. Poche iniziative degli albori riescono a sopravvivere conservando lo spirito iniziale.
Arriva Internet: siti, streeming, podcast, web radio e altro
Verso il 1990 la diffusione di Internet, fra incertezze e scetticismo, avvia un nuovo cambiamento, una contaminazione ancora pienamente in corso. Le radio lentamente si è evoluta aprendosi alla rete.
Siti
Ciascuna emittente a modo proprio si è dotata di un sito dove si trova variamente il palinsesto, la programmazione, la possibilità di ascoltare la radio in diretta o meno via streeming, di scaricare la trasmissioni già andate in onda con il podcast, di sottoscrivere del Feed RSS delle trasmissioni, ricevere dei Tweet, interagire su Facebook e altro ancora. Alcune si dotano di app e sono persino in TV.
Streeming
La trasmissione via Web azzera i pesanti costi delle antenne e arriva in ogni angolo del mondo gratuitamente. Le radio tradizionali trasmettono spesso anche via web, ma poi affiancano al canale via etere altri canali web, differenziati per genere o per utenza.
Il web ha dei vantaggi. È possibile ascoltare le radio dei paesi più sperduti, lingua permettendo e le radio Italiane si ascoltano da ogni angolo del mondo dove sia disponibile una connessione a Internet.
Podcast
I siti delle radio permettono in genere di scaricare il podcast delle loro trasmissioni, a volte di alcune “storiche”, pre Internet.
Web radio
Partono anche le radio trasmesse esclusivamente via Internet, le Web radio. Bastano pochi strumenti e pochi investimenti. Chiunque ci può provare, un individuo, un piccolo gruppo, una scuola, una comunità.
Software e altri siti
L’ascolto della radio, tradizionale e web, è facilitato da software dedicati alla ricerca e all’ascolto.
Alcuni siti permettono l’accesso con un clic all’ascolto delle radio più diffuse.
In Internet si trovano siti di appassionati che raccolgono le registrazioni della prime radio libere e le mettono a disposizione.
La contaminazione
Poiché le radio trasmettono essenzialmente musica, si fatica a capire la differenza fra siti che offrono musica in download, più o meno specializzati in questo settore o store a tutto campo come iTunes, Google Plaiy o streeming in abbonamento come Spotify, Deezer e Rdio e le radio che la trasmettono registrata.
La confusione aumenta e non si sa quale sarà la prossima tappa dell’evoluzione.
Un convegno per fare il punto
Nei prossimi giorni (dal 13 marzo) a Milano si svolgerà il convegno “Radio City” cui seguirà la più importante riunione delle radio Europee, il 16 e 17 marzo 2015, Radiodays Europe, la più grande conferenza al mondo dedicata alla radio con oltre 1500 ospiti provenienti dalle emittenti di 60 paesi.
Forse ci sapranno dire qualcosa.
Ascoltare la radio al computer
Basta andare sul sito, cercare il pulsante che fa partire la diretta ed è tutto. Vi dovrete sorbire un po’ di pubblicità, ma poi potete proseguire tranquilli nell’ascolto e nel vostro lavoro. Basta ricordarsi di non chiudere il browser.
- Per facilitare la ricerca, se siete particolarmente affezionati ad una radio potete mettere nella barra dei preferiti il link al sito.
- Se volete sempre e solo ascoltare mettete il link alla diretta.
- Se ogni volta volete cercare una fra le più note mettete nei preferiti il link ad uno dei siti che le presentano tutte in una pagina:
Tante italiane a portato di clic
- 51 radio, l’ultimo GR di R 24 e regolazione audio con link anche a emittenti straniere: http://www.italia.fm/
- 45 radio a disposizione e altre funzioni di ricerca: http://www.ascoltareradio.com/
- Radio italiane di ogni genere sul web: http://www.leradio.com/
Tante straniere a portata di clic
- Un sito francese per accedere al mondo: http://www.comfm.com/
- un motore di ricerca per oltre 14.000 radio: http://www.radio-locator.com/
- Dedicato alla musica classica ma non si capisce cosa sia: http://wn.com/classical_fm
Software per l’ascolto
- I consigli di Aranzulla: http://aranzulla.tecnologia.virgilio.it/come-ascoltare-la-radio-su-internet-gratis-14727.html
Alcune fra le più note
La più ascoltata nel 2014
- Sito: http://www.rtl.it/home/
- Diretta: http://www.rtl.it/FM
- In TV sul canale 36 del digitale terrestre
Radio Rai
I canali Radio della Rai: Uno per l’informazione, Due per l’intrattenimento, Tre per la cultura e inoltre filodiffusione e Web Radio
Il sito principale: http://www.rai.it/dl/portaleRadio/Page-f089dd82-1513-4849-aa98-4c759191be51.html#slider-1-1
Radio DeeJay
La principale del gruppo Espresso, seconda emittente nazionale nel 2014 con 5 milioni di ascoltatori: musica e intrattenimento
Radio 105
- Sito: http://www.105.net/
- Diretta: http://www.105.net/sezioni/733/radio-105-fm
- Podcast: http://www.105.net/sezioni/995/podcast
Radio 24
Informazione e approfondimenti
- Il sito: http://www.radio24.ilsole24ore.com/
- Diretta: http://www.radio24.ilsole24ore.com/player.php?channel=1
- Podcast: http://www.radio24.ilsole24ore.com/listapodcast.php
Radio Popolare
L’altra informazione
- Il sito: http://www.radiopopolare.it/
- Diretta: http://www.radiopopolare.it/poplive/diretta/
- Podcast, Blog, Feed e altro: http://www.radiopopolare.it/blog/
Approfondimenti
[da completare]
- La Radio inizia in Italia le trasmissioni nel 1924. Qui in breve sintesi la sua storia: http://www.storiadellaradio.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-6b5ce731-694d-4811-9485-6683d348f597.html
- Per 30 anni è stata il mezzo di comunicazione di massa incontrastato fino all’avvento della TV (1954) http://www.radiomarconi.com/marconi/cronologia.html)
- Dati ascolti 2° semestre 2014: http://www.radiospeaker.it/blog/radio-monitor-2014-annuale-secondo-semestre.html
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